Ho veduto la Ricci, e secondo il giudizio che se ne può fare in camera, io le faccio ottimo prognostico. Trivulzi me la raccomanda moltissimo: ed io vado pensando che mai si potrebbe far per lei. Voi, che abbondate di pensieri pellegrini, suggeritemene qualcuno.
La contessa d'Althann, il generale, il conte Palfi e mille altri vi salutano: ed io sospirando la vostra amabile compagnia in Moravia, pieno di tenerezza e di stima mi confermo.
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AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
Vienna 15 Marzo 1750.
Vostra Eccellenza è l'ultima mia ruina. La proposizione è stravagante, ma non per questo men vera. La generosa compiacenza con la quale ha secondate le antecedenti mie raccomandazioni ha stabilita nel mondo l'universale opinione che sia Metastasio l'intercessor più sicuro per ottener le grazie e la protezione dell'Eccellenza Vostra. Non v'è più alcuno che ardisca in queste parti di pensare al viaggio di Napoli senza contar fra i primi e necessari preparativi una mia lettera alla signora principessa di Belmonte. Io posso sfiatarmi a mia posta protestando che a me non istà bene il carattere di raccomandatore appresso di Vostra Eccellenza: nessuno vuol credermi: tutti spiegano il mio rispetto come eccesso di temperamento ipocondriaco e difetto di genio benefico. Fin tanto che non si è trattato che d'importunità e di detrazioni, io mi sono piccato di tolleranza: ma eccoci finalmente alle violenze scoperte, e queste debbono andar sul conto dell'Eccellenza Vostra.
La signora Regina Mingotti, uno dei più distinti ornamenti della schiera canora di Dresda, chiamata ad esserlo di quella di Napoli, non è stata esente dal desiderio epidemico d'una mia lettera a Vostra Eccellenza.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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