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      La confessione di tanto debito è l'unico contraccambio al quale sia permesso d'aspirare alla mia insufficienza: quando non piaccia all'Eccellenza Vostra d'inspirarmi con l'onore di qualche suo cenno facoltà che secondi l'impaziente mia gratitudine.
      Quando V. E. si degnò suggerirmi l'espediente delle pensioni ecclesiastiche, io ne diedi un cenno all'amico in Ispagna, e non vi pensai più; né egli mi rispose su questo articolo: onde mi è giunto assai nuovo quando nello stesso ordinario e da Vostra Eccellenza e da lui sono stato informato del viaggio che ha fatto l'affare, senza che io lo sapessi incamminato. Mi piace la nobile maniera che usa l'amico più prodigo d'effetti che di promesse: ma dubito che non essendo stato né concepito né veduto da me il memoriale di cui Vostra Eccellenza ha avuta notizia, possa esser mancante d'una circostanza troppo necessaria. Il cognome accademico Metastasio, nel quale trasformò fin quasi dalla mia infanzia l'abate Gravina il paterno mio cognome Trapassi, ha preso tal corso che ormai non sarebbe possibile ch'io mi facessi conoscere per altro nome: a tal segno ch'io non posso più ometterlo in qualunque atto anche giuridico. Egli basta solo nelle cose letterarie, ed in qualunque ufficio o corrispondenza del commercio civile: ma quando si tratta di atti che possono aver relazione con tribunali, con cancellerie o che so io, deve esser preceduto dal cognome paterno, per evitar le cavillazioni ed i perdimenti di tempo che potrebbero nascere omettendolo.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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