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      E ne avrò esattissima cura, finché piaccia di disporne al riveritissimo principale. Quanto minori sono gli obblighi suoi verso l'infermo di cui mi parla, tanto è più degna di lei l'opera pietosa che Vostra Eccellenza gli presta. Il contraccambio de' beneficii non è che il pagamento d'un debito. Ma i beneficii che non hanno esatta e non aspettano ricompensa sono gli atti di pura e di cristiana virtù: chi rende beneficio per beneficio non è che un debitor puntuale: ma chi benefica senza debito è un donator generoso. Onde io mi rallegro con esso lei che se le presentino così opportune occasioni, onde impiegar tutti i capitali del suo bell'animo.
      In questo momento per mezzo del nostro signor cardinale ricevo un'altra lettera scritta il 7 del corrente e tutta di carattere di Vostra Eccellenza. Prova che mi consola doppiamente come nuovo argomento e del suo ristabilimento e della costanza della preziosa parzialità sua a mio riguardo.
      Farò leggere al principe Esterhazi il capitolo che lo riguarda, e son sicuro che ne avrà un sensibilissimo piacere.
      Senza pregiudizio del sommo rispetto ch'io gli deggio e gli professo, rendo mille tenerissimi abbracci al degnissimo signor conte suo consorte, il quale spero non prenderà a male che qualche volta l'abbondanza del core usurpi qualche picciolo dritto ai rigori dei cerimoniale.
      Si conservi gelosamente Vostra Eccellenza, mi continui l'onore dell'invidiabile sua grazia, me ne assicuri co' suoi comandi, e mi creda con costanza eguale all'ossequio.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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