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      Tutta la caravana č stata obbligata a fermarsi in quel luogo, a cagione che il cavallo nominato Chitano, non so se per invidia o per bravura, ha dato un solennissimo calcio al Superbo, donde č nata una contusione che ha fatto materia, e vi č bisognato concorso di medici e di chirurgi. Stava per altro giā meglio, onde mi lusingo che a quest'ora saran di nuovo in marcia.
      Al mio veneratissimo signor marchese Enseņada dite ch'io sono sopraffatto dalle generose espressioni che mi vengono da lui per il vostro mezzo, e che riconosco in quelle una gran parte delle belle qualitā del suo core. In somma voi siete nato per gustar quanto puō dar di dolce l'umanitā: la vicinanza d'un amico di quel calibro non č l'ultima delizia della vita.
      Espressiva, graziosa e figlia legittima d'un arciconsolo dell'arte č la vostra musica sopra la mia canzonetta. Vi ringrazio d'avermene fatto parte, e specialmente se questo č un segno d'amore. Se poi č stata malizia per criticar la mia, mi vendicherō anch'io su le prime poesie che voi metterete alle stampe. Č vero che, se il demonio vi tentasse a diventar poeta, chi sa che non foste capace di sfoderare qualche altra abilitā nascosta? O questa mi mancherebbe, che avessimo a diventar rivali! Sia ditto 'nfunno a lo maro.
      Dunque la mia canzonetta ha ottenuta l'approvazione della deitā del Manzanare? Dunque il nome del povero Metastasio ha pur la gloria di ritrovarsi fra le labbra reali? Amato gemello, voi che mi avete procurato un onore che mi consola di tutti i sudori della mia vita, sostenetemi in questa elevazione; e, se non potete con giustizia esagerare il mio merito, mettete almeno in vista il mio contento, la mia riconoscenza e la mia umiliazione.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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