Io sono superbo e contento dell'amicizia e corrispondenza vostra; ma ne sarei più sicuro e tranquillo se ritrovaste in me qualche facoltà, a me medesimo incognita, di cui vi piacesse far uso, onde io potessi lusingarmi di non scroccare affatto tutte le cure che impiegate a mio vantaggio. Fate dunque un poco d'analisi della mia abilità. È vero che per mia disgrazia io vado fra l'erbe inutili; ma pure, chi sa? in mano d'un eccellente botanico diventano qualche volta dittamo e panacea anche la parietaria e l'ortica.
Continuate intanto ad amarmi, e credete che l'esatta conoscenza del merito vostro e degli obblighi miei sono e saran sempre le misure della stima della tenerezza e della riconoscenza, con le quali mi protesto il vostro.
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AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
Vienna 13 Luglio 1750.
Due veneratissimi fogli di Vostra Eccellenza mi giungono nello stesso momento, l'uno in data del 9 l'altro del 16 dello scorso giugno: irregolarità qui assai frequenti dopo un nuovo regolamento che si è dato a queste poste. Non so se procedano dall'inesperienza de' ministri delle medesime che confondano ancora i nuovi ed antichi canoni, o da qualche difetto intrinsico delle recenti disposizioni: ma so bene ch'io rispondo a due lettere e non ho colpa nella dilazione.
La cagione donde derivò la brevità della sua prima lettera, cioè la flussione che l'incomodava, non trovandosi nella seconda, ho ragion di crederla cessata: onde me ne congratulo seco, e la priego a non permetter l'accesso in avvenire a visite così indiscrete.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Luglio Vostra Eccellenza
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