Scriverò a' suddetti signori, ma non oggi: intanto non è male che abbiano il duetto per tempo, per il caso che volessero valersene.
Se Vostra Eccellenza ha scritto in fretta l'ultima sua, questa non monda nespole (come si suol dire), ma ormai c'intendiamo anche in cifra, senza bisogno di chiave.
La nostra degnissima signora contessa d'Althann mi commette mille tenerezze per Vostra Eccellenza. Ed io supplicandola di ricordare il mio rispetto al signor principe ed al signor marchese, col solito riverente ossequio mi confermo.
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A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - MADRID
Vienna 18 Luglio 1750.
Due carissime vostre, benché di date assai differenti, cioè del 18 maggio e del 9 giugno, mi giungono insieme e tardissimo. Ma, vecchie come elle sono, hanno per me, essendo vostre, tutte le grazie di gioventù. Rispondiamo per ordine.
Voi avete festeggiato il giorno di S. Pietro senza saperlo: onde ve ne rendo grazie, e spiego l'enigma. Non potendo io fare eseguire in casa mia la vostra rnarcia con la moltiplicità necessaria di strumenti, la diedi al gentil conte d'Althann, ed egli si offerse di farla produrre nella gran sala del giardino. La sera di S. Pietro, giorno del mio nome, mentre si stava giuocando a minchiate e si contrastava su la morte d'un papa tre, e tanto si pensava a musica quanto a fare il pellegrinaggio della Mecca, ecco improvvisamente un terribile fracasso di stromenti, che fece restare e i giuocatori e i circostanti in varie ridicole attitudini da farne un quadro. La sorpresa degenerò presto in tumulto: si gettaron le carte, si rovesciaron le sedie, e si corse urtandosi l'un l'altro al campo di battaglia.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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