Tirate innanzi, e ditegli sempre di belle cose intorno al trascendente merito mio; e quando volete parlargli di me senza pericolo di esagerar la verità, parlategli della mia venerazione e della mia riconoscenza. Vi disfido su questi soggetti di poter accrescere il vero.
Mi rallegro che vi siate ricordato del nostro cambista, il quale ha usato con noi molta cortesia; e la gratitudine è debito. Ma pure avete sbagliato nella persona. Io non vi ho mai parlato del Rezzani d'Hamburgo che non conosco, ma bensì dei signori Smitmer di Vienna coi quali io ho avuto che fare. Quando venga il caso di favorirli, vi prego di non confondere i nomi.
Il signor Amorevoli, che canta presentemente per la seconda volta in questo teatro di Vienna, dice che tempo fa fu richiesto da voi per Madrid: ch'egli non poté allora lasciar la sua Corte: che voi gli scriveste, o faceste scrivere, che avvisasse quando poteva: ch'egli l'ha fatto, e non ha avuta risposta. Non sa se sia perduta la sua lettera, o se qualcuno poco suo amico vi abbia dato di lui informazioni svantaggiose. Mi ha pregato di accludervi l'annessa memoria, per esser sicuro di una risposta per sua regola. Egli preferirebbe volontieri Madrid a Londra, ma non vorrebbe perdere e l'uno e l'altro, sicché vi prega di rispondere categoricamente. Questo virtuoso è tanto conosciuto, e particolarmente da voi, che gli farei torto a descrivere il suo merito. Vi dirò solo ch'io lo sento sempre col medesimo piacere, che nessun tenore, non eccettuando Paita, mi ha tanto persuaso, e che sono d'opinione che quest'uomo, nuovo in Ispagna, dovrebbe farvi grand'onore.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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