402
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 10 Agosto 1750.
La vostra dei 25 del caduto non mi somministra materia per una risposta, ed io non me ne ritrovo in pronto per una proposta: sicché contentatevi che con la presente io mi riduca unicamente ad abbracciarvi. Aspettate. V'è una nuova: una bestialissima efimera mi ha sconquassato indiscretamente, ma se n'è andata. Buon viaggio; ond'io sto come stava prima della visita. Salutate tutti di casa, conservatevi e credetemi.
403
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 13 Agosto 1750.
Aggiungo alla lettera che vi scrissi lunedì queste poche righe per assicurarvi di aver ricevuta l'ultima vostra con la notarella dell'ultimo deposito, e la picciola ricevuta del signor d'Argenvillières, a cui mi trovo avere scritto, commettendo a voi di riverirlo a mio nome. - È molto tempo che il signor Niccolò Peroni desiderava da me indirizzo per inviarmi le tanto dimandate lettere nel caso di ritrovarle.
Parlai al signor principe Tassis, e questo diede ordine in Roma al signor Briotti alla posta di Milano di ricevere la cassetta o l'involto delle lettere suddette, e di farlo venire a Vienna con la prima opportunità. Non vedendo risposte del signor Peroni ne ho scritto al signor Filippo Marini, ed ancor questo silet. Vorrei dunque che con vostro comodo vedeste la signora Caterina ed il signor cavalier Ghezzi, e che, dopo averli riveriti a mio nome, raccomandaste loro il fatto, e che a tenore del loro consiglio procuraste o le lettere o il disinganno. Se si vogliano ritenere cotesti tesori, in nome di Dio; il possesso non è invidiabile; ma io sperava di meritare almeno che si trattasse meco con quella candida semplicità, inseparabile dall'amicizia, la quale soffre piuttosto qualche asprezza sincera che cotesti riguardi misteriosi.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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