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      Bisogna stimolarlo; io lo farò; e non lasciate di farlo ancor voi per mezzo del vostro bellissimo segretario Marchesini, che con questa occasione cordialmente saluto.
      Vi prego di far presente il mio invariabile rispetto a cotesto degnissimo signor marchese d'Enseñada, e dirgli che, se non si va dando moto a favor mio alle acque partenopee, ristagneranno affatto, come pare che inclinino. Io non merito tanta sua cura: ma il vincere la mia cattiva fortuna è impresa da tentare la generosità spagnuola.
      L'eccellentissima padrona di casa e tutta la numerosa comitiva mi commette tenerezze per voi. Io vi farei la lista de' concorrenti dell'uno e dell'altro sesso, ma il tempo e la testa m'abbandona; onde vi abbraccio, e sono con l'antica costantissima tenerezza il vostro fedele.
     
     
     
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      AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
     
      Frain 15 Settembre 1750.
     
      È un secolo e mezzo che non ho esercitata la pazienza di Vostra Eccellenza con le mie lettere ed ho una specie di rimorso quando non le somministro materia onde far uso frequente di cotesta sua cristiana virtù. Ma il demonio, ch'è il padre della malizia, ci tiene così occupati in questo soggiorno incantato, che non solo non rimane tempo a noi di far bene, ma ce ne manca fino per dare qualche motivo agli altri di farne. Le cacce, il giuoco, la musica, le passeggiate e la tavola usurpano tutte le ore del giorno e ne defraudano alcune alla notte. Sicché non si meravigli se mi trova oggi più discreto di quello ch'io vorrei.
      Io sono innamorato del suo figliuolo adottivo.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Marchesini Enseñada Settembre Vostra Eccellenza