Baciate per me la mano al nostro buon vecchio. Abbiate cura di lui, senza scordarvi di voi; e credetemi costantemente.
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A LUIGI BERNARDO SALVONI - PIACENZA
Vienna 19 Ottobre 1750.
Le cerimonie, gentilissimo signor Salvoni, sono forestiere in Parnaso. Io vi do l'esempio d'una confidente e sincera corrispondenza, e vi prego di seguitarlo. V'ingannate moltissimo credendo d'essermi ignoto: ho notizie del vostro merito e de' vostri talenti, e quando tutto ignorassi, basterebbe la vostra lettera del 5 corrente per formar sufficiente idea d'un uomo che pensa e si esprime con solidità e nettezza così poco comune, e per saper buon grado alla fortuna degli scritti miei, che mi procura amici così stimabili. Se mi aveste comunicata più sollecitamente la vostra risoluzione di dar una ristampa al pubblico di tutte le opere mie, io avrei tentato di proporvi e di farvi forse piacere un piano un poco più coraggioso; e, sedotto dalla paterna debolezza di compiacermi nella magnificenza esterna de' miei figliuoli, non avrei ricusata fatica per secondarne e agevolarne l'esecuzione: ma voi già siete troppo inoltrato, e sarebbe ormai una dannosa incostanza l'abbandonar l'intrapreso e prendere altro cammino; onde non mi resta se non l'obbligo di rispondere alle vostre proposte. L'ordine de' componimenti, non avendo essi alcuna connessione fra loro, dipende pienamente dal vostro arbitrio. L'unica avvertenza, ch'io credo necessaria, è quella di rilegare al fine dell'ultimo volume le poesie da me scritte in età puerile, che lo stampator veneto ha pubblicate a mio dispetto col titolo d'Aggiunta; quando, come io temo, non vogliate rigettarle affatto, per non render la vostra men ricca delle precedenti edizioni d'una merce per altro di poco considerabil valore.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Ottobre Salvoni Parnaso Aggiunta
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