Pagina (585/1548)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Dei miei scritti non pubblicati, oltre la Poetica d'Orazio che ancora abbisogna di lima, non mi rimangono che picciole cose; per raffazzonarle almeno tanto che non mi faccian vergogna conviene impiegare tempo e fatica: il primo sarebbe incomodo a voi, la seconda non è comoda a me. Aggiungete a queste difficoltà l'accidente che quasi nella settimana medesima mi sono capitate le stesse richieste da Lipsia, da Parigi e da Torino. Non sarebbe onesto che io consentissi a voi quello che costantemente ho negato agli altri, e il consentirlo a tutti non gioverebbe ad alcuno.
      Quello di che, più d'ogni altra cosa, si risente la mia vanità è l'ingiuria sanguinosa che voi fate alla mia bellezza col ritratto che disegnate di porre in fronte delle opere mie. Non vi è forma fra tutte le forme della natura che abbia minore analogia col mio viso di quella che minacciate attribuirmi. Pensateci meglio, voi mi fareste un danno irreparabile nell'opinione di tutte le ninfe d'Europa; oltraggio che non può sperare indulgenza fra noi altri abitatori di Parnaso.
      Per agevolare il vostro pentimento ho ordinata una copia in picciolo d'un eccellente ritratto in grande che si ritrova appresso di me, e la vi manderò subito che sarà compiuta, che vuol dir, come io spero, nella ventura settimana. La correzione del vostro rame è facilissima; basta tagliarne affatto l'antica medaglia, e accomodar in quel luogo la nuova, la quale, per mal che la cosa vada, non sarà almeno una satira, quando non riesca un panegirico.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Poetica Orazio Lipsia Parigi Torino Europa Parnaso