Che non trova l'invidia ove l'emende.
Ammiro l'esemplare vostra paterna cura nel somministrare alla canora mia raccomandata così opportuni mezzi onde provvedere a' suoi bisogni. Ella ha certamente talenti per approfittarsi delle offerte vantaggiose occasioni: onde potete di buon animo continuare ad assisterla, sicuro di non seminar nell'arena.
La vostra Ricci cresce di giorno in giorno di merito e di partito. È stata confermata per un altr'anno in questo teatro con approvazione universale. Onde me ne congratulo con esso voi come promotore dell'eccellente abilità della medesima.
Desidero che la confusione ed il tumulto di cotesti vi trasporti ai nostri mari: onde io possa a voce asserirvi la costante rispettosa tenerezza con la quale io sono.
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A DAVIDE PEREZ - VENEZIA
Vienna 28 Ottobre 1750.
Alfine fra le jaculatorie, le astinenze, i digiuni, le discipline e le altre vostre religiose occupazioni avete pur trovato un momento per darmi nuove di voi. Un così lungo e costante silenzio mi ha fatto più volte sospettare che vi foste ritirato alla Trappa: ed era sul punto di domandarne informazioni da Firenze con una mia lettera, quando mi è giunta la vostra. Lode al Cielo, che non avete ancora abbandonato il commercio di noi altri poveri profani e che tuttavia vi ricordate di noi. Io sono innamorato del nostro amabilissimo cavalier Naselli, ma platonicamente, come potete immaginarvi, poiché se altrimenti fosse non avrei la sfacciataggine di scriverne ad un religioso vostro pari. Il suo bel cuore, le sue belle maniere, il savio suo contegno, e la scienza armonica di cui l'avete voi così riccamente fornito lo renderanno dovunque si vada, come lo rendono in Vienna, l'amore e la delizia di chiunque abbia occasione d'esaminarlo: si è parlato in campagna frequentemente di voi e se ne fa in teatro spessa ed onorevole menzione, nell'andar osservando le bellezze del vostro Vologeso, e nel declamare contro la svogliatezza di questo paese, ormai reso insensibile a tutti gli allettamenti delle belle arti.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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