Ecco una nuova flotta di tabacco, di vainilla, di manteca di cacào, di China e di erba dioretica. Insomma non è solo il nostro esterno quello che si risente della vicinanza de' numi. Riconosco anche nell'animo vostro il riverbero della generosità reale. Caro gemello, voi siete insaziabile. Non vi basta il mio cuore: volete soggetto il mio naso, il mio palato, il mio petto tutto, il mio sangue, e sa Dio in qual altra parte vi proponete d'assalirmi con codesta invidiosa vostra erba dioretica, di cui mi sono sospette le facoltà, osservando che me ne tacete anche il nome. Basta: io ne farò uso su la vostra fede. A chi potrei più fidarmi s'io dubitassi di voi?
Dunque voi siete alle mani col marchese N. per causa mia? Avete ragione entrambi. Nessuno cura l'acquisto d'un così povero debitore come son io. Ma io per vendicarmi di questo disprezzo voglio esserlo e dell'uno e dell'altro, e professarmi tale per tutta la terra abitata. Fate pur seco a mio nome queste proteste siccome io le faccio con voi: e se mai volesse sdegnarsi, minacciatelo d'un manifesto in versi, con l'inventario degli obblighi miei. La contessa d'Althann, sensibilissima all'obbligante pensiero che avete di lei, mi comanda d'assicurarvi così della costante sua parzialissima stima come della giusta sua riconoscenza. Quando giunga la flotta eseguirò fedelmente le vostre disposizioni, e, per aggiungervi qualche cosa del mio, lascerò alla Dama la scelta del tabacco che più s'accomodi alla delicatezza delle sue narici, siccome ho fatto per lo passato.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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China Dio Althann Dama
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