Il minutissimo carattere di cui vi valete era più atto ad una forma minima di quelle in cui veggiamo per lo più impressi il Pastor fido e l'Aminta, che ad un quarto o ad un ottavo, co' quali non ha veruna proporzione. Quel doppio parallelogrammo, di cui fate contorno ad ogni pagina, è un abito che rade volte o non mai hanno adottato le impressioni eleganti, e se ne trova ora a pena l'esempio in qualche libretto divoto. Questa inutile cornice, non meno che i poveri fregi che osservo sul principio delle opere, palesano piuttosto il desiderio d'adornare che il coraggio di farlo. Gli ornamenti, che non hanno la necessità per iscusa, o debbono essere eccellenti o debbono essere trascurati. Nessuno si beffa di chi semplicemente per ricoprirsi si vesta di panno ruvido e grossolano, ma tutti si ridono di chi crede ostentar magnificenza caricandosi di falso argento o d'oro adulterino. In somma dopo tante e tante mediocri impressioni delle opere mie, fra le quali sarà confusa la vostra, non so qual profitto potete promettervi. Io desidero a voi che il voto del pubblico rigetti a vostro vantaggio gli argomenti miei, e desidero a me impressori che rendano men rigorosa giustizia al corto merito de' miei poetici lavori.
Voi, come mio collega in Parnaso, so che non condannerete questa sincera franchezza, della quale il perdono petimusque damusque vicissim. Comandatemi per assicurarmene, e credetemi.
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ALLA CONTESSA DI SANGRO - NAPOLI
Vienna 9 Novembre 1750.
Non so quale inciampo abbia ritrovato in cammino il veneratissimo foglio di Vostra Eccellenza del 19 di settembre onde non abbia potuto pervenire alle mie mani se non dopo quasi sei settimane dal giorno in cui esso fu scritto: quando le altre lettere ch'io ricevo regolarmente da Napoli non consumano nel tragitto che la terza parte o poco più di questo spazio.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Pastor Aminta Parnaso Novembre Vostra Eccellenza Napoli
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