Vorrei trasformarmi in quel buon gocciolone che corse rischio di morir dalla fame per troppa avidità del biondo metallo, e vorrei lavarmi le mani nell'onda trionfale del Tebro onde poteste attingerne a vostro talento a tutte le ore del giorno. Ma essendo questi pii desideri, convien prendere misure che non eccedano la sfera della mia attività, e dentro di questa non lascerò mai, come non ho mai lasciato finora, di sottomettere le onorate mie spalle alle some domestiche. Tenendo presenti questi indubitati principii, provvedete il nostro buon vecchio del necessario, ed io a tenore dell'avviso ne manderò l'ordine al signor d'Argenvillières. Conservatevi, ma più allegro, e credetemi.
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A GAETANO POMPEO BASTERIS - TORINO
Vienna 25 Novembre 1750.
A dispetto delle angustie di tempo in cui mi trovo, non ho coraggio di differir la risposta dovuta all'ultima cortesissima vostra lettera. Trascuro a bello studio d'andar rimaneggiando le molte parziali espressioni, delle quali essa è ripiena a mio vantaggio: vedo bene che eccede considerabilmente i giusti limiti l'opinione della quale io sono in possesso appresso di voi: ma non mi rende conto il distruggere un errore che serve di fondamento all'amicizia di cui mi onorate. Il giovane Rossetti non ha bisogno d'esser raccomandato al signor generale conte d'Althann, né questo di cercare stimoli all'applicazione del giovane. Fanno entrambi a gara l'uno a beneficare, l'altro a meritare i benefici. L'applauso della città e della nobiltà ha invogliato gli augustissimi a sentirlo, e l'han sentito con segni di piena approvazione.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Tebro Argenvillières Novembre Rossetti Althann
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