I miei parziali non han con questo perduto molto, ed io forse ho guadagnato moltissimo. Poco superbo di così picciolo e frettoloso lavoro, io non ne ho né pure conservato copia per me medesimo. Questa tanto sincera quanto poco verisimile verità mi rende oggi impossibile l'esecuzione de' venerati ordini suoi. Ma, giacché questi versi han meritata la sua curiosità, farò che per la settimana ventura siano e trovati e trascritti ed incamminati a codesta volta, anche a rischio che le dispiacciano; poiché, dopo essermi lungamente esaminato, io mi sento molto minor repugnanza ad arrossire che a disubbidirla. Io sono sempre più innamorato del nostro cavalier Naselli, ed ho infiniti rivali. Vostra Eccellenza ha pur le sue. La degnissima signora contessa d'Althann gareggia seco di premura e d'affetto, giacché non può di anzianità, nell'adozione; e vuole che io le protesti ch'ella non è disposta a cederle un punto né in questa né nell'antica gara di tenerezza e di stima che ha sempre avuta con l'Eccellenza Vostra. Non ricordo a Vostra Eccellenza gli affari miei, perché sarebbe una specie d'ingratitudine il dubitar della sua parziale e generosa cura de' miei vantaggi. E supplicandola di ricordare il mio rispetto al signor principe, al signor marchese ed a tutta la florida famiglia, col solito ossequio mi dico.
P. S. Al nostro Monticelli mille e mille saluti.
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A GIOVANNI CLAUDIO PASQUINI - SIENA
Vienna 8 Dicembre 1750.
Mi dispiace moltissimo il vostro silenzio, e mi dispiacerebbe assai più se la cagione che l'ha prodotto mi dispiacesse meno.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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