Aprendo il libro a sorte mi è venuto letto alla pagina 301:
Che serba ancor della crudel feritaLe immagini funeste
quando dee dire:
Le margini funeste
cioè cicatrici. Or sa Dio come andrà il resto: questo sia detto per apologia, e non altrimenti.
Ho trovata dotta ed eloquente la vostra prefazione, e con tutto che per non insuperbire io consideri ch'essendo io divenuto vostra merce dovevate lodarmi, pure non so difendermi dalla confessione del moltissimo ch'io vi deggio per un voto così parziale e con tanta erudizione ed arte oratoria sostenuto.
Per liberar la vostra parola col pubblico vi mando un mio ritratto in cera eccellentissimo; l'altro in disegno è in mano dell'intagliatore, e sa Dio quando sarà pronto. In qualunque tempo lo sia, ve ne manderò una stampa.
Se volete favorirmi de' tomi seguenti, non li mandate più, come avete fatto, per la posta. Pagati a peso di lettera costano dieci o dodici volte più di quello che vagliono. Se l'avete fatto per vendicarvi della mia sincerità, basta una volta. Io sono intanto con la dovuta stima.
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A FRANCESCO D'ARGENVILLIÈRES - ROMA
Vienna 28 Dicembre 1750.
Il poco fortunato effetto della vostra caritatevole premura a favore del figliuol prodigo da me raccomandato non iscema d'un punto le mie obbligazioni per la vostra pronta condiscendenza, con la quale vi è piaciuto di secondarmi. Ve ne rendo vivissime grazie, e desidero facoltà e occasioni per rendervene il dovuto contraccambio.
Mio fratello vi parlerà degli affari miei. Non ve lo raccomando, perché mi parrebbe di farvi torto se vi credessi bisognoso di stimoli a favorirmi.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Dio Dio Dicembre
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