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      Se conosceste personalmente il Giomelli, non vi stupireste della reprensibile indolenza di cui a ragione vi lagnate. Egli ha un'anima tranquilla e serena, che ama a passar il tempo sdraiata fra la pinguedine d'un corpo perfettamente nutrito, che cede a qualunque impulso per evitar l'incomodo di resistere. Onde il più vicino sempre dispone di lui. Doletevi se volete, o più tosto deplorate cotesto suo incomodissimo difetto, ma non crediate mai che egli abbia voluto ingannarvi. Un inganno costerebbe troppa fatica alla pacifica sua costituzione. Vorrei ancor dirvi mille cose, ma già che è buona pezza che il mio capo protesta, addio. Mi sono molto compiaciuto che il signor conte di Staremberg, Collovrat e voi abbiate contratta così buona amicizia. Amatemi in contraccambio del tenero e costante amor mio e credetemi sempre il vostro.
      Benché per la strada del signor De Azlor potrebbe questa giungervi più sollecita, io l'incammino per la solita via del signor duca di Montallegre, e farò così finché voi non disponiate altrimenti.
      Non trascurate di ricordare il mio rispetto a S. E. il marchese d'Enseñada.
     
     
     
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      A GIOACCHINO MONTEALEGRE DI SALAS - VENEZIA
     
      Vienna 9 Gennaio 1751.
     
      Con l'usata esattezza mi pervenne nell'ordinario scorso il veneratissimo foglio di Vostra Eccellenza del 19 decembre e seco quello dell'amico di Madrid, a cui la supplico d'assicurare il cammino dell'annessa risposta.
      Io non intraprendo di contraccambiar l'espressione della sua generosa parzialità con quelle della sincera mia riconoscenza.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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