Procurate seriamente di star bene ed io vi rimetterò tutti i debiti della vostra negligenza. A dispetto della quale io sono e sarò sempre.
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AD ANGELO MARIA MONTICELLI - NAPOLI
Vienna 11 Gennaio 1751.
Rispondo tardi ad una tardissima vostra risposta, e non già per vendetta. Io che da venti e più anni respiro l'aria teutonica, e che non mi nudrisco più del zolfo italiano, sento che la mia macchina si è andata insensibilmente conformando alla natura del clima, e non mi trovo più nel sangue quel fermento vendicativo che al parer di questa distingue la nostra nazione.
Io, piuttosto che beccarmi il cervello nell'esame delle vostre ragioni, le ho tutte pacificamente credute; non mi è paruto inverisimile l'enorme irregolarità di coteste poste; ho trovata naturalissima la vostra sorpresa nel ricevere mie lettere di così vecchia data, ed ho lasciato il merito che voi pretendete alla vostra esemplare attenzione. Or d'onde viene dunque (direte voi) cotesto vostro silenzio? Vel dirò subito. In primo luogo i nostri affari non patiscono dilazione: in secondo le mie corrispondenze son molte, la mia facoltà di scrivere è poca. E finalmente, creditore con voi della mia, mi suppongo autorizzato a far conto sulla vostra indulgenza. Voi vedete che questo ragionamento corre: onde non v'è che correggere nel bilancio de' nostri conti. Non è per me picciola fortuna il proponimento della signora principessa di Viggiano e della signora duchessa Giustiniana di farmi disperare. La curiosità di vedere per qual via l'intraprenderebbero è un nuovo e violento motivo che mi spinge verso Napoli.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Gennaio Viggiano Giustiniana Napoli
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