Rispetto nelle istanze di lui le vostre premure, e le desidero tali che non ripugnino a' miei indispensabili doveri, onde io abbia il sospirato piacere di ubbidirvi.
Mando oggi a mio fratello e la necessaria facoltà e la fede di sopravvivenza per eseguire la tanto ruminata vendita de' miei vacabili. Vi supplico di rivolgere all'affare il vostro occhio superiore, ricevere in deposito i capitali e procurarne il sollecito impiego. Non ardisco raccomandarvi in questo caso i miei vantaggi, perché non paia la mia preghiera un dubbio della vostra affettuosa premura in tutte le cose mie.
Ardisco bene assicurarvi ch'io conosco perfettamente quanto vi deggio, e che sarò sempre con una riconoscente, sincera ed invariabile tenerezza.
475
A ROSA COSTA - VENEZIA
Vienna 11 Maggio 1751.
Ha corrisposto gentilmente alle mie premure la cortese cura della signora Rosa Costa nel parteciparmi il suo felice arrivo in Venezia: ed io vorrei pure aver meritata così obbligante attenzione con altro che col solo desiderio di servirla.
Dall'annesso biglietto del signor baron Lo Presti ella vedrà ch'io non ho trascurato di far uso delle notizie da lei avanzatemi, e conoscerà lo stato ancora incerto di questo Teatro, per cui non è ancora matura la speranza (che per altro conservo) di veder distinta su queste scene la sua conosciuta abilità. Ed attendendo, non meno qui che altrove, le occasioni di far sì che si renda giustizia al suo merito, con la dovuta stima mi dico.
476
A GIOVANNI ADOLFO HASSE - DRESDA
Vienna 15 Maggio 1751.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Rosa Costa Venezia Lo Presti Teatro
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