Senza tutti questi ceppi non avrei forse fatto meglio di quel che ho fatto. Ma che costa a Vostra Eccellenza il credere o mostrare almeno di credere il contrario? È suo interesse il conservare il credito di chi (mercé la dichiarata sua parzialità) ha la gloria d'essere pubblicamente creduto.
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A GIOVANNA NEPOMUCENA DI MONTOJA - HERMANNSTADT
Vienna 5 Giugno 1751.
S'io non avessi il merito della pazienza, non rimarrebbe alcun fondamento alle mie speranze per aspirare alla vostra grazia. Voi sapete benissimo ch'io son vostro quando vi piace, e che, trascurato e negletto, e forse affatto per lungo tempo dimenticato, al primo comparir d'una vostra lettera son subito di bel nuovo prontissimo a militare sotto le vostre insegne, a gara del più considerato de' vostri campioni. Vi compiacete di questa dispotica autorità, e ne andate così di sei in sei mesi facendo meco esperienza col prezioso dono di qualche minuto ritaglio dell'ozio vostro, di cui vi piace onorarmi. Io ne sono superbissimo e sopporterò sempre con rassegnazione esemplare le vostre lunghe dimenticanze per meritar l'onore di tratto in tratto di servirvi almen d'argomento del poter vostro. Non mi ha sorpreso la notizia della seconda vostra sollecita gravidanza: ad una dama ornata di tanti pregi come potea mancar quello della fecondità? Or non siete più novizia nel mestiere, e su le prove che ci avete già date del valor vostro si può presagire la felicità con la quale condurrete a fine questa nuova spedizione. Ma se proseguite di questo passo correrà gran rischio il credito della mia eloquenza: io dispero che possa questa fornirmi tante sue formule di congratulazioni quante volte voi promettete di volervene rendere creditrice.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Vostra Eccellenza Giugno
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