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      Si rappresenterà in musica da cavalieri e dame, ma non prima del venturo dicembre: e fin là non può pubblicarsi senza delitto. I miei soliti incensi alla gentil sacerdotessa, e sono costantemente.
     
     
     
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      A GIOVANNI CLAUDIO PASQUINI - SIENA
     
      Vienna 10 Giugno 1751.
     
      A tenore de' vostri suggerimenti ho rappresentato il personaggio di Zopiro col nostro ottimo conte di Losi. Egli dimora con la Corte in Presburgo, e viene di tratto in tratto in Vienna. In una di queste sue corse gli ho parlato de' vostri bisogni, della vostra lettera e della vostra memoria, ma per serbarmi occasioni di scuoterlo non gli ho dato cosa alcuna. Gli ho poi scritto una lettera sul vostro proposito, e gli ho mandato le carte delle quali gli avevo parlato. Al suo ritorno l'ho dimandato se avea ricevuto la mia lettera ed è stato il terzo assalto. Mi pare dispostissimo a favorirvi; ed io non lascerò di punzecchiarlo quando il padrone augustissimo sia di ritorno dalle miniere d'Ungheria, dove presentemente si trova.
      Eccovi i ritrattini che dimandate in premio della ricetta contro i flati, della quale mi vaglio già da molti giorni, procurando sperarne profitto e d'essere per questo mezzo in istato di scrivervi più lungamente di quello che ora non faccio, per non tormentare i nervi della mia povera testa, che sono sempre in tumulto e soffrono assai male qualunque fissazione.
      Ed augurandovi un poco di quella tranquillità filosofica, che mi pare che intieramente vi manchi, vi abbraccio.
     
     
     
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      A LUIGI BERNARDO SALVONI - PIACENZA


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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