Ho letta una lettera di cotesta signora contessa d'Althann, scritta da Napoli alla sua suocera: e mi sono infinitamente compiaciuto della tenera gratitudine con la quale ella parla di Vostra Eccellenza, del signor principe e di tutta la sua casa. Spero che questa disposizione d'animo conferirà al ristabilimento di sua salute, ch'io desidero al pari della mia. Supplico Vostra Eccellenza di ricordarle il mio rispetto. Lo farei io medesimo ma temo troppo la sua gentilezza. Ella vorrebbe rispondermi: ed io avrei il rimorso d'averle cagionato un incomodo di cui non ha bisogno. Io so regolarmente le sue nuove: ed a riguardo mio, basta ch'ella si ricordi ch'io son pronto ad ubbidirla, come le offersi nella sua partenza. Vostra Eccellenza scoprirà di giorno in giorno in cotesta dama qualità di mente e di cuore che la persuaderanno d'aver degnamente impiegate le sue affettuose premure.
Il duca di Santa Elisabetta mi ha confessato d'aver mandato a Napoli il mio Nido degli amori: il bello dell'affare è ch'egli l'ha avuto in Dresda dalla principessa reale di Sassonia: ed io non l'avea dato ad alcuno. Sa Dio come è fuggito dal mio tavolino. In somma è troppo vero che le mie poesie non hanno inclinazione per la vita monastica.
Supplico Vostra Eccellenza di dirmi s'ella crede che potesse giovare agli affari miei l'aver costì qualche persona subalterna che corresse intorno e sollecitasse per me: se il suo parere fosse affermativo io scriverei costì ad alcuno che regolato da Vostra Eccellenza facesse questo mestiere.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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