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      Perché non cresca la mole della mia lettera a soverchio vantaggio di cotesta posta, raffreno la mia avidità di ragionar seco, e costringo a contentarsi d'un picciolo e semplice foglio quel mio giusto e costante rispetto con cui sono.
     
     
     
      488
     
      A FELICE TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 22 Luglio 1751.
     
      Dalla vostra carissima del 3 del corrente sento l'incomodo di gola di mio fratello. E benché a tenore della relazione di lui io debba crederlo libero, non lascio di desiderar moltissimo le lettere che me ne assicurino. Vi rendo grazie della cura d'informarmene, e mi chiamo a parte degli obblighi che ha nuovamente contratti ora con voi il mio fratello per la vostra affettuosa assistenza. Non rispondo a parte a lui perché non dovendo che abbracciarlo posso farlo in questa lettera aggiungendo all'atto il merito del vostro mezzo. E baciandovi rispettosamente le mani sono.
     
     
     
      489
     
      ALLA CONTESSA DI SANGRO - NAPOLI
     
      Vienna 1 Agosto 1751.
     
      Con somma mia meraviglia sentii giorni sono dalla signora contessa d'Althann, e trovo oggi in una lettera dell'Eminentissimo Paolucci, che Vostra Eccellenza si dolga di me come di un debitore di risposta (e da lungo tempo) ad una lettera. Che la mia risposta non le sia pervenuta è caso ch'io considero nell'ordine de' possibili; ma che la signora contessa di Sangro conoscendomi al segno ch'ella mi conosce, fra mille cagioni che possono aver traviata la mia risposta non adotti se non se quella che fa torto alla mia attenzione, è caso per verità che conveniva che mi succedesse perché io imparassi a temerlo.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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