Possedendo ella soprabbondanti capitali di dottrina e di esperienza onde popolar la solitudine o procurarsela in mezzo al tumulto. Rinnovi, la supplico, la memoria della costante mia divozione alle eccellentissime contesse madre e figlia e mi creda con rispetto eguale agli obblighi miei.
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AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
Vienna 29 Novembre 1751.
Non ha certamente sodisfatto Vostra Eccellenza il mio Re pastore quanto ha consolato me il veneratissimo suo foglio del 9 del cadente: nel vederlo scritto tutto di sua mano mi sono rassicurato del suo sospirato ristabilimento dopo i periodi d'una così fiera tempesta che ha corsa la sua salute. Ah fosse pur vero che ne avessero parte di merito i versi miei! Questo solo pensiero mi farebbe riconciliare con le Muse, a dispetto della pertinacia de' dati miei; ma io so purtroppo qual picciola parte di somiglianti espressioni mi sia lecito d'attribuirmi, e quanta all'incontro io ne debba alla parzialità, all'amicizia, all'impegno ed alla invidiabile facilità di fantasia che alimenta il sulfureo Vesuvio ne' felici suoi abitatori. Ma fra queste riflessioni medesime io ne sono tanto più tenuto a Vostra Eccellenza quanto è ragione che più lo sia chi riceve un gratuito dono, di chi ottiene una dovuta mercede. È verissimo che il nostro spettacolo è riuscito degno della maestà degli spettatori. Una simile concordia di tutti i voti è stata per me un fenomeno inaspettato, e considerato per l'innanzi nell'ordine degl'impossibili. Le scene, gli abiti e la musica non potevano desiderarsi né più adattate né più eccellenti, ma il merito delle impareggiabili attrici è andato tant'oltre che non si può render loro giustizia senza passar per adulatori fra quelli che dagli occhi propri non sono stati convinti di questo vero.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Novembre Vostra Eccellenza Muse Vesuvio Vostra Eccellenza
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