Addio, carissimo amico: continuate ad amarmi a dispetto degl'incomodi ch'io vi cagiono ed in grazia della tenera ed affettuosa riconoscenza con cui sono.
P. S. Ho ricevuto la fede del deposito di scudi 81 e baiocchi 73 fatto da mio fratello nella vostra cassa il dì 13 novembre 1751.
532
A CARLO PIERSANTI - ROMA
Vienna 6 Dicembre 1751.
Le cose sono nello stato in cui erano, toccante il successore di Migazzi, ed i nostri fautori aspettano che si scuopra il soggetto che devono assalire; ma se finora questo non è conosciuto, ho scoperto all'incontro un rivale che mi dà molta apprensione. Il nostro conte di Canale tanto destro quanto amico assalì ier l'altro monsignor Migazzi, e per un lungo giro di ragionamenti s'assicurò che questo prelato è impegnatissimo di dare al suo successore l'aiutante di studio che egli avea in Roma. La notizia non mi ha avvilito, ma non mi piace. Il rivale avrà grandi vantaggi. Informatemene, perché almeno io non ignori le forze del nemico con cui debbo affrontarmi. Addio, caro amico: non posso dilungarmi perché ho molto da scrivere. I nostri desideri sarebbero appagati se la compiacenza della fortuna o la mia facoltà ed il mio credito corrispondessero alla mia premura di servirvi ed al tenero rispetto con cui sono veracemente.
533
A TOMMASO FILIPPONI - TORINO
Vienna 6 Dicembre 1751.
Voi siete più barbaro d'Antifate, di Procuste e di Polifemo. In mezzo alle occupazioni che non lasciavan tempo di pensare a me stesso, non solo mi ricordo di voi, non solo vi mando un libretto, ma temendo che avreste dovuto darlo allo stampatore, vi mando anche il secondo, perché ve ne rimanga uno: peggio, vi scrivo come posso, anzi come non poteva e come non ho fatto ad altri, e voi per riconoscenza attribuite al conte di Canale il dono del libro, e mi rimproverate il mio laconismo.
| |
Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
|
|
Dicembre Migazzi Canale Migazzi Roma Dicembre Antifate Procuste Polifemo Canale
|