Nell'ultimo suo veneratissimo foglio del 22 novembre veggo che l'Eccellenza Vostra prende a cuore più di me stesso l'infelice esito delle nostre pratiche col padre N. N., ed io sono più soddisfatto di questa nuova testimonianza dell'amor suo, di quel che lo sarei stato del ricercato effetto delle medesime.
Tutta la casa Palfy rende le dovute vivissime grazie all'Eccellenza Vostra della parte che prende del maritaggio della contessina Antonia, ed io con l'usato rispetto umilmente mi dico.
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A MARIA CARLOTTA HINDERER DI STEINHAUSEN - TROPPAU
Vienna 25 Dicembre 1751.
È dunque vero ch'io ricevo una lettera dalla Fraila Charlotte? Non è quest'un sogno? Non è un'illusione? Qual merito mio mi ha sollevato a grazie così distinte, alle quali non ho mai permesso di trascorrere ai miei voti non che alle mie speranze! Io ne sono così sorpreso, che per eccesso di confusione non ardisco d'insuperbirne. Qual è, vi prego, l'oggetto di così inaspettata gentilezza? È per avventura il maligno diletto di mettere in tumulto la mia tranquillità filosofica? È forse vanità di ostentare la fecondità della vostra eloquenza in occasione così sterile? Sarebbe per accidente uno degli stravaganti sintomi di quell'ozio noioso che... Ma qualunque sia la sorgente sarebbe sconoscenza l'esaminarla. La vostra memoria mi onora, io ne conosco il valore e ne risento in contraccambio tutta la corrispondente e rispettosa gratitudine. È un necessario effetto di questa la molta parte ch'io prendo nelle vicende della vostra salute, ed il piacere dell'utile soccorso che vi somministra la mia china: mi paga troppo scarsamente il rammarico che mi produce l'ostinato ritorno delle vostre febbrette, ch'io desidero una volta pienamente esterminate.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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