Libera finalmente da cotesto fermento febbrile, che vi perseguita e che comunica all'animo le svogliatezze del corpo, non racquisterete solo ma comunicherete anche agli altri cotesta vostra serena ed amabile vivacità, che sa rendere ameno qualunque soggiorno: e ritroverete gli Orti Esperidi nella vostra Siberia.
Non ho coraggio di parlarvi delle nostre perdite. La numerosa compagnia di tanti che le piangono meco non può ancora consolarmene. Io che conosco gli onesti, grati e giusti sentimenti del vostro bel cuore, ritrovo un aumento del mio dolore nella sicurezza del vostro. Non saprei con qual novella di Vienna divertirvi. La permissione de' balli in maschera con certi limiti, che ne restringono la licenza, è un avvenimento che interessa poco gli abitatori di Troppau. Ricordate, vi prego, la servitù mia al signor generale vostro padre: riverite l'ingrato capitano vostro fratello, che si è affatto dimenticato di me: onoratemi de' vostri comandi e credetemi con invariabile rispetto.
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A FERDINANDO DI HARRACH - VIENNA
Di casa 29 Dicembre 1751.
L'autore del combattuto sonetto si difende con ragioni che bastano e con erudizioni che soverchiano. Così potesse difendere la sua coscienza l'Eccellenza Vostra, la quale nell'atto che confessa la noia sofferta ne fa maliziosamente parte al suo prossimo a dispetto del canone filosofico e cristiano quod tibi non vis fieri alteri ne feceris. V'è ancor di peggio. Vorrebbe Vostra Eccellenza ch'io avessi trangugiata pazientemente l'inviata pillola in virtù del titolo insidioso di giudice competente.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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