Abbracciatelo teneramente per me; conservatevi e credetemi.
555
A FRANCESCO D'ARGENVILLIÈRES - ROMA
Vienna 27 Marzo 1752.
Con la carissima vostra dell'11 del corrente ricevo il bilancio de' nostri conti a tutto dicembre 1751, ed a tenore de' medesimi, che mi paion esattissimi, ho pareggiate le nostre partite ne' conti miei sino a tutto dicembre suddetto.
Muoio di voglia di fare una cicalata con esso voi; ma, oltre la folla delle mie occupazioni, è venuto a favorirmi un indiscretissimo catarro, con la sua alterazion compagna, che mi va scarmigliando assai male a proposito. Onde non è poco se oggi vi abbraccio frettolosamente e mi confermo.
556
Al cardinale Francesco Landi - Roma
Vienna 27 Marzo 1752.
Con la collazione dalla venerata persona di Vostra Eminenza della badia di Chiaravalle di Colomba, aumenta per me considerabilmente di pregio la picciola pensione ch'io godo già da più anni sulla medesima, e per cesarea intercessione e per pontificia beneficenza. In questa per me vantaggiosa circostanza, oltre l'acquisto ch'io faccio d'un così degno e benevolo debitore, mi veggo fortunatamente autorizzato alle ossequiose proteste di quel profondo rispetto ch'io contrassi per l'Eminenza Vostra fin da' primi anni dell'età mia, e dalle quali mi ha con grave danno sì lungamente distratto la diversità de' nostri viaggi tanto distanti fra loro, quante sono le vie del Parnaso da quelle del Vaticano. Mi ha del pari consolato e sorpreso l'avvocato mio fratello, assicurandomi d'aver ritrovato per me nell'Eminenza Vostra e affetto e parzialità, non che memoria e propensione.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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