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      Ma con quattro belle dame attrici qual opera non anderebbe alle stelle?
      Mi rallegro del ritorno di cotesto signor Rabbi, e auguro fortuna alla sua edizione. Voi non mi dite mai qual forma e qual carattere abbia egli scelto; questo silenzio mi fa temere che la forma sia un dodicesimo e il carattere di quei minutissimi da microscopio, inventati da' moderni librai per vantaggio de' fabbricatori d'occhiali. Basta: sospendo le mie invettive sino al saggio che mi promettete.
      Riverite per me la gentilissima sacerdotessa, datemi nuove di voi e di lei, conservatevi e credetemi.
     
     
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      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 12 Giugno 1752.
     
      La vostra gratissima del 17 dello scorso non contiene che il giudizio sommario, sotto figura di reticenza, del mio Eroe cinese; onde non esige che un sommario rendimento di grazie per la vostra fraterna parzialità. La necessità d'allontanarmi dalla semplicità del Re pastore mi ha obbligato a ricorrere al genere implesso, genere più difficile a maneggiare con così pochi personaggi e con tale angustia di tempo. Mi ha costato molta cura di procurare che la brevità e il viluppo non cagionassero oscurità nell'azione; se mi sia riuscito, tocca agli altri di giudicarne.
      Spero che rileggendolo troverete maggior artificio nella condotta di quello che non avrete a prima vista per avventura osservato. Non vi è quasi scena senza qualche peripezia; non vi è peripezia senza preparamento; non vi è il minimo ozio: l'azione semper ad eventum festinat, e l'agitazione s'accresce sino all'ultimo verso del dramma.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Rabbi Giugno Eroe