Ricordatevi che poche persone dubitano di se stesse fino al vizio, siccome io faccio, e che nel comunicare a voi le perfezioni ch'io mi sono proposte non mi credo esente da' difetti a' quali e quella dell'umanità e la propria mia debolezza pur troppo mi sottopone. Addio.
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A N. N. - NAPOLI
Vienna 16 Giugno 1752.
Il signor conte N. N. apportatore dell'obbligantissimo foglio di Vostra Eccellenza aggiunge il merito di avermi procurato questo vantaggio ed ai molti propri ed a quelli di cui lo forniscono le premure dell'Eccellenza Vostra, onde può ben ella assicurarsi ch'io mi recherò a sensibil piacere non che a preciso debito il secondario ed assisterlo con l'opera mia in questa Corte fin dove e la mia facoltà si stende e le circostanze fra le quali mi ritrovo mi permettano d'impiegarla. Le gentili espressioni di cui ha voluto l'Eccellenza Vostra in tale occasione onorarmi, mi autorizzano, anzi m'obbligano ad offerirle in contraccambio la divota servitù mia, ed a pregarla di voler somministrarmi frequenti occasioni di ubbidirla e di convincerla con l'ambìto esercizio della medesima rispettosa perfettissima stima con cui sono e sarò costantemente.
571
AD ANTONIO TOLOMEO TRIVULZIO - MILANO
Vienna 17 Giugno 1752.
Rispondo in fretta alla frettolosa vostra lettera del 7 del corrente per darvi conto d'aver recapitate le due incluse, l'una per mezzo del signor conte Figuerola, consanguineo amantissimo, e l'altra per mezzo del signor conte Canale, vigilantissimo protettore. La Decima Musa (che rispettosamente riverisco) è imbarcata a sostener le mie cose, per decoro dei suo giudizio.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Giugno Vostra Eccellenza Eccellenza Vostra Corte Eccellenza Vostra Giugno Figuerola Canale Decima Musa
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