Ritornando egli, come ha promesso, ritornerò anch'io, come deggio a riguardo vostro, ad impiegar quel ch'io vaglio per agevolargli le strade per le quali vorrà incamminarsi.
Mi compiaccio della vostra parzialità per l'Eroe cinese, la quale, benché argomento troppo sospetto del merito dell'opera, è pegno sicuro dell'amor vostro. Continuate ad amarmi ch'io non cesserò mai d'essere.
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A FRANCESCO ALGAROTTI - BERLINO
Vienna 23 Luglio 1752.
Fra la repugnanza a scrivervi poco e l'impossibilità di scrivervi molto, son secoli ch'io non vi scrivo nulla. L'ultima vostra lettera, accompagnata dall'altra in versi, esigeva da me applausi, osservazioni e ringraziamenti da non restringersi così di leggieri in poche righe, e le mie occupazioni non mi lasciavano agio bastante a scriverne molte. Una nuova opera frettolosamente commessa, quattro vezzose damigelle attrici da istruire, e tutto il peso d'un magnifico spettacolo da ordinare e dirigere, son faccende che assorbiscono tutta la mia attività, pur troppo senza questo esercitata da pertinaci affetti isterici, persecutori implacabili de' nervi miei. Ma qual bissogno di scusa? È già stabilito fra noi un certo discreto commercio d'indulgenza che non ci offre soggetti agli importuni canoni del ridicolo corrente cerimoniale, e assolve fin la nostra pigrizia da qualunque sospetto di freddezza.
Ho riletta con vero piacere la lettera in versi che vi è piaciuto indirizzarmi, e mi sono confermato nell'opinione che sia questa una delle vostre cose, delle quali dobbiate essere particolarmente soddisfatto.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Eroe Luglio
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