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A GIOVANNI AMBROGIO MIGLIAVACCA - DRESDA
Frain 2 Settembre 1752.
La lunghezza della lettera che ho scritta per voi in Portogallo compensi la brevità della presente. Non credo di fare error nel calcolo contando come scritto a voi anche quello che per voi scrivo.
Come va la gravidanza della vostra Melpomene? Mi figuro le voglie, le inappetenze, i vomiti, i languori, le disperazioni, e tutti gli altri ornamenti della sua feconda indisposizione: le auguro un figlio maschio in contraccambio di tanta pena. Avvisatemene subito il parto: e frattanto stringete i denti e tirate innanzi. Addio.
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AD ALESSANDRO LODOVICO LAUGIER - LISBONA
Frain 2 Settembre 1752.
Come? il mio monsieur Laugier ha l'ingiustizia di dubitar s'io mi sovvenga di lui, e la malizia d'impegnar la mia ambizione in difesa d'un dubbio così poco ragionevole? Questi sono i soli tratti ch'io non mi ricordo d'aver osservati nella sua fisonomia. Per altro ho presente un monsieur Laugier d'aspetto lieto e avvenente, d'umor compiacente e festivo, di felici talenti, coltivati dallo studio e raffinati dalla pratica, buon cittadino, comodo compagno, perfetto amico, e uomo finalmente superiore a tutte le debolezze dell'ignoranza e della dottrina. Or dubitate se vi dà l'animo? Voi arrossite del torto che m'avete fatto? e bene, questo basta per mia vendetta, a patto per altro che non rinunciate al pirronismo, ove si tratti della memoria, della stima e dell'amicizia mia in vostro riguardo. Or all'affare.
La vostra lettera del 20 di giugno mi trovò in Vienna, ma sul punto di partire per questa campagna, dove in ottima compagnia soglio impiegare parte dell'estate e l'intiero autunno, a debellar i pertinaci miei flati ipocondriaci, che da sette anni in circa mi fanno esercitar la pazienza sino all'eroismo.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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