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      Il Migliavacca si trova già da alcuni mesi in Dresda al servizio del re di Polonia. Io credei necessario d'informar lui dello stato dell'affare, e me delle sue presenti disposizioni, prima di rispondervi. L'ho fatto, e la sua lettera, che originalmente v'includo, ne renderà informato ancor voi.
      Il punto che più sollecita la mia ambizione, ma che meno seconda la franchezza del mio giudizio, è la generosa fiducia colla quale cotesto illuminato monarca mi confida la decisione dell'abilità; e in conseguenza della fortuna del mio raccomandato. La vostra amicizia, che ha saputo sollevare a questo segno il merito del mio giudizio, faccia ora strada a quello della mia confusione, del mio rispetto, della mia riconoscenza, e di tutti i più umili e sommessi sentimenti che convengono ad un picciol uomo come son io, onorato a sì alto segno da un principe sì grande. e siate mallevadore della mia sincerità, anche alla pruova della passione, che non dissimulo, di rendermi, per quanto io possa, non inutile stromento della felicità dei miei pari.
      Il Migliavacca è un uomo di 34 anni in circa. Milanese, d'onesti natali, ha molto talento, sufficiente studio, ottimo gusto, particolare vivacità; ha genio naturale per la poesia, e somma facilità nel versificare. Egli fu segretario imperiale nel vicariato d'Italia sotto l'imperatore Carlo VII, di cui godé distintamente il favore mercé a' suoi talenti poetici, de' quali quell'imperatore si dilettava. L'immatura morte del suo benefattore interruppe l'incominciato corso della sua fortuna, e il favore goduto gli fu d'ostacolo per incominciarne un altro.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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