In questo stato pensò che la poesia, che fin allora non avea servito che per suo diletto, potea servirgli di rifugio nel suo bisogno. Procurò di farsi proporre in Portogallo, e mentre la tardanza della risposta gli andava togliendo le picciole speranze ch'avea concepito di questo disegno, fu chiamato in Sassonia, dove si trova. Ho veduto molte sue poesie liriche, nelle quali ho trovato vivacità e gentilezza. Ho letto due sue serenate e un oratorio, e l'ultimo particolarmente di questi eccede considerabilmente i limiti del mediocre. Non ha composto ancora alcun dramma teatrale, e questa è una circostanza ch'io considero a suo favore; poiché non avendo fatto egli ancora naufragio, come tutti i suoi compagni, conserva almeno intiero il capitale delle speranze che si possono avere della sua applicazione. Ha avuto meco lunga consuetudine, e io non gli ho taciuto tutto quello che la lunga esperienza m'ha fatto riflettere in questo difficile mestiere.
Tutto questo non v'assicura un poeta eccellente, ma dove si trova costui? Il teatro che costì si erige ha bisogno di chi regoli tutta l'operazione, di chi tagli, aggiunga, supplisca, e guasti a talento de' maestri di cappella, de' musici e delle circostanze del tempo, del luogo e del piacere di chi comanda; e per questo non bisogna un Sofocle o un Euripide. Il nostro raccomandato è ottimo stromento per questo e forse lo diverrà ancora per comporre di nuovo. Questo è quanto posso dir di lui come giudice, ma posso ben raccomandarvelo come amico, e chiamarmi debitore delle grazie che a mia intercessione vorrete compartirgli, e assicurarvi che, quando il servizio di cotesto monarca e la convenienza del Migliavacca lo conducessero a Lisbona, avrete certamente in lui un grato, comodo e lieto seguace.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Portogallo Sassonia Sofocle Euripide Migliavacca Lisbona
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