Mi raccomando alle orazioni di tutta la famiglia, e per non profanarvi più lungamente, vi abbraccio e sono.
587
A GAETANO GUTTIEREZ - MILANO
Joslowitz 1 Ottobre 1752.
Sia eccesso di moderazione o di cortesia il motivo per cui vi piace di dividere col voto mio i frutti del vostro merito, mi compiaccio a tal segno del vantaggio che me ne ridonda, che non so risolvermi a disingannarvi. Supponetemi per creditore, ma a patto che l'amicizia, la benevolenza e la padronanza vostra facciano il contraccambio del supposto mio credito. Incominciate a darmene prove, somministrandomi colle occasioni d'ubbidirvi quelle di non usurpare intieramente l'onore che frattanto mi attribuisco di protestarmi.
588
A LUIGI DI CANALE - VIENNA
Joslowitz 5 Ottobre 1752.
Vi rimando, veneratissimo signor conte, il trattatino De' doveri del ministro di monsieur Pequet, che vi è piaciuto di prestarmi. L'ho attentamente letto e l'ho ritrovato degnissimo dell'elogio che me ne avevate fatto. È per verità un poco men disteso di quello che per avventura bisognerebbe; ma chi volesse fabbricarvi sopra troverebbe in esso e l'ottimo disegno e l'esattissimo piano, e tutte per dir così le necessarie parti d'un eccellente edifizio. Pure cotesto laconismo, innocente per altro in tutto il corso dell'opera, parmi che divenga riprensibile nell'articolo in cui si tratta della buona fede del ministro. Ne accenna l'autore la necessità, ma così fuggitivamente che mi lascia in dubbio s'egli ne abbia creduta la pruova o superflua o impossibile.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Ottobre Ottobre Pequet
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