Sono stato obbligato di scrivervi una lettera di raccomandazione per un certo signor Huscher, che viene costà chiamato per servire da cavallerizzo. Benché alle volte non si possa evitare questa seccatura, e si facciano tali lettere per pura formalità, questa non è di quel genere. L'uomo è veramente d'ottimi costumi ed abilissimo, onde merita il vostro patrocinio: tanto più che l'implora per lui anche il generale conte d'Althann, intendentissimo di quel mestiere, e vostro adoratore.
Oh come sono pieno della luminosa grandezza della dea del Manzanare! E perché non sono io Omero! felice voi che siete testimonio oculare di virtù così sublimi!
Orsù, addio. La contessa d'Althann mi ucciderà se crede ch'io non l'abbia ubbidita nello scrivervi mille cose a nome suo: onde per salvarmi la vita datemi un cenno della vostra risposta che mi serva di giustificazione.
Già che fra due gemelli tocca a me d'essere il cancherino, pazienza. Lo soffrirò generosamente purché l'altro almeno goda quella tranquillità di salute ch'io cerco ormai da sett'anni e, non posso rinvenire. Amatemi nonostante a dispetto delle impertinenti mie ed incomode affezioni, e credetemi in qualunque stato.
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A FRANCESCO D'ARGENVILLIÈRES - ROMA
Vienna 28 Ottobre 1752.
Eccomi in città col rimorso d'aver fatta ingiustizia col mio timore alla costanza del ridente autunno, che seguita oltre la comune speranza ad esser più sereno che mai. Pazienza. Un altr'anno non correrò così presto ad imprigionarmi fra le mura cittadine.
Replico con questa ad una vostra risposta del 9 settembre: e rispondo ad una proposta del 27. Vi ringrazio delle affettuose espressioni della prima, ed accuso la ricevuta del riscontro degli scudi 235 e baiocchi 70, depositati nella vostra cassa da mio fratello il dì 27 settembre suddetto, e da voi con la vostra esemplare esattezza puntualmente significatimi.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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