Talvolta la soverchia sommissione le scaccia, e spesso un prudente disprezzo le richiama. Ma, pur che vi conserviate, sottoscrivo a qualunque mezzo.
Abbraccio teneramente il caro signor generale e per non mescolarmi più lungamente con la vostra purga sono col solito tenero rispetto.
597
A MARIA CARLOTTA HINDERER DI STEINHAUSEN - TROPPAU
Vienna 27 Novembre 1752.
Spero che quattro arie dell'Eroe cinese, da me consegnate già molti giorni sono alla signora marescialla vostra zia per incamminarvele, avranno spianato la strada a questa tarda risposta: onde sarà forse accolta con minor rigore di quello che avrebbe facilmente incontrato, non prevenuta dal merito della mia ubbidienza. Confesso la negligenza mia, e non voglio accrescerne la colpa annoiandovi con una filastrocca di scuse, che sono fortissime per me e parrebbero debolissime a voi. Quand'ancor io fossi reo, si deve qualche indulgenza agli amici. Voi sapete che io non predico accademicamente questa massima, ma che al bisogno non ricuso di metterla in opera.
La nostra dimora in campagna è stata quest'anno lunga e deliziosa. Il concorso è giunto a segno da farci desiderar qualche momento di solitudine. La stagione non ha solo secondato i nostri voti, ma gli ha superati di modo che ci siamo pentiti di aver fatto torto alla sua costanza col nostro sollecito ritorno in città. Non ci ha mancata alcuna sorte di lieto trattenimento. Abbiamo abbondato di lieta e scelta compagnia: di magnifiche cacce: di amenissime passeggiate: di musiche esquisite, di balli allegrissimi, di picciole peregrinazioni, di desinari boscherecci, di giuochi, di scherzi, e di tutti quei permessi piaceri che possono immaginarsi dentro i confini dell'onesto.
| |
Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
|
|
Novembre Eroe
|