Orsù addio. È bene ch'io vi lasci un poco di umido per un'altra volta. Oggi la seccatura è sufficiente. Amatemi, conservatevi e credetemi.
614
A PRIMO PEZZI - MILANO
Vienna 22 Gennaio 1753.
Le premure del mio signor Pezzi a favore del suo signor fratello mi accrescono la voglia di secondarle e la mortificazione della mia insufficienza. Io credo molto persuaso il signor Carlo Giuseppe di quest'ultima, poiché dopo il suo ritorno da Berlino non ho avuto il piacere di vederlo che tre volte: ed ora è un secolo che non ne so novella. Egli mi par savio, ed avrà le sue ragioni per le quali farà miglior uso del suo tempo; onde non creda ch'io lo disapprovi. Basta a me assicurarlo di bel nuovo ch'io non risparmierò me stesso, quando a lui piacerà d'impiegarmi nell'angusta sfera della mia attività. E con la solita perfettissima stima sono.
615
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 29 Gennaio 1753.
I matti non meno che i savi s'avveggono una volta del precipizio: con la sola picciolissima differenza che questi s'avveggono prima, e quelli dopo aver fatto il capitombolo.
Adattate la massima alle vicende di cotesto teatro; e conoscerete sino a qual segno io debba stupirmi de' vostri stupori. Del resto applicatevi pur su (se vi giovano) tutte coteste vostre riflessioni dell'ingiustizia de' partiti, della svantaggiosa condizione delle prime opere, del gusto corrotto, della scarsezza del danaro, e tutti gli altri pannicelli caldi di questa fatta, ottimi per i dolori di corpo. Desidero che a voi faccian bene: ma io, lode al Cielo, non me ne sento bisogno.
| |
Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
|
|
Gennaio Pezzi Carlo Giuseppe Berlino Gennaio Cielo
|