Ma io farò meglio il mio vantaggio rimettendomi alla cognizione ch'Ella ha dell'animo mio, che raffreddando i miei sentimenti per difetto d'espressione. Basterà per ora assicurarla ch'io sono sempre col medesimo rispetto.
617
AL GENERALE PICUALQUES - MILANO
Vienna 29 Gennaio 1753.
Con la carissima vostra del 16 del corrente ricevo la seconda spedizione armonica, e mi faccio un onore immortale: questo vuol dire avere amici di garbo. Che farò io per voi? Questo è il busillis: ma non ci pensiamo ancora, il debito va crescendo, e mi spaventa il rifletterci.
Sono a parte di tutte le angustie del venerato mio Fracastoro: e mi sdegno con la mia fortuna, che mi ha fatto tanto inutile al genere umano che in somiglianti casi, offerendomi tutto, offerisco sì poco che ho rossore d'offerirmi. Riveritelo almeno teneramente e rispettosamente a mio nome: e ditegli che in somiglianti tempeste si conoscono i buoni piloti suoi pari. E che io, benché per altro sicuro della sua virtù, non vorrei ch'ei fosse obbligato a farne così dolorose esperienze.
Non ho nuove da darvi, quando non vogliate passar per nuova il ritorno della Luzan madre dalle contrade de' Daci. Riamatemi così molesto come vi sono, vendicatevi e credetemi il vostro.
618
A GIOVANNI AMBROGIO MIGLIAVACCA - DRESDA
Vienna 3 Febbraio 1753.
Finalmente la carissima vostra del 15 dello scorso mi libera dalla lunga angustia nella quale mi teneva la vostra irresolutezza. Ho mandata immediatamente la vostra lettera in Portogallo: ed ho procurato di fare intendere che nelle circostanze in cui siete non vi rimaneva altro onesto partito da prendere se non quello che avete preso.
| |
Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
|
|
Gennaio Fracastoro Luzan Daci Febbraio Portogallo
|