Col suo oracolo ho formato un memoriale, ch'egli ha già presentato, e conviene ora attendere le cesaree risoluzioni. Intanto è giunta la vostra lettera al signor conte suddetto, che l'ha trovato disposto: onde ha piovuto, come si suol dire, sul bagnato. Il nunzio mi ha detto di averne ricevuta un'altra, col motivo della quale io non lascio d'attizzarlo perché ci secondi almeno col peso. Ho fatto copia del memoriale per raccomandarlo al conte di Richecourt, ma esito nella scelta del canale, perché quello che altre volte mi pareva, or non parmi opportuno. Promettetevi tutto quello che posso, e, se questo è pochissimo, accusatene la mia condizione, non già la mia volontà, che mi farà sempre essere vostro.
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Al conte N. N.
Vienna 10 Febbraio 1753.
Corrisponde perfettamente così alla giusta mia sollecitudine per tutto ciò che riguarda l'Eccellenza Vostra come al non mai interrotto tenore della innata sua gentilezza l'obbligante cura di rendermi informato del suo felice arrivo in cotesta Corte, e del tempo in cui disegna partirne. Dopo averle rese le dovute sincerissime grazie dell'uno e dell'altro avviso, mi permetta di dubitare alcun poco dell'esattezza del secondo: per le distinte accoglienze che in ogni luogo, e particolarmente costì, dee procurarle il suo merito, non so quanto potrà Vostra Eccellenza conservarsi arbitra di se medesima. Ma dovunque Ella si trovi, sa intanto dove son io: e non ignora altresì a qual segno io sospiri nell'esecuzione de' suoi comandi la opportunità di dimostrarmi.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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