Salutatela a mio nome, e ditele che, se ne ha, dissimuli la sua malizia per farmi grazia.
Mando nel medesimo tempo le parole della licenza per la Semiramide e la spiegazione della macchina che la precede, come dev'essere stampata nel libro; perché l'altra spiegazione che mandai serve solo per direzione dell'architetto, ed ecco adempiti tutti i vostri comandi.
Amatemi voi in contraccambio, sicuro d'essere perfettamente corrisposto dal vostro.
Secondata dall'accompagnamento di lieta e strepitosa sinfonia si scopre la luminosa reggia del Sole. Si vede assiso il nume su l'aureo suo carro in atto di trattenere gli ardenti corsieri. S'affollano d'intorno a lui le Ore, le Stagioni e gli altri Geni suoi ministri e seguaci, ed egli finalmente prorompe nei sensi seguenti:
Licenza.
Lo so: tacete, Ore seguaci: al corsovoi m'affrettate in van: dal cielo ibero
non sperate ch'io parta in sì gran giorno.
So ben che il mio ritornodell'opposto emisfero
già l'inquieto abitator sospira:
so che già desto ammiral'ostinata sua notte, il pertinace
scintillar delle stelle, e la dimoradella sorda a' suoi voti infida Aurora.
Ma il soffra in pace: e pensich'oggi nasce un fernando. Antica in cielo
solenne legge è questa.
Perché nascan gli Alcidi, il Sol s'arresta.
Ma d'esser non pretendaeguale al nume ispano
benché l'eroe tebanopur m'arrestò così.
La differenza intendachi dilatar mi vide
la notte per Alcide
ma per Fernando il dì.
Ma, ecc.
639
A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - MADRID
Vienna 7 Aprile 1753.
Dopo aver mandato il piego alla posta mi viene in capo d'approfittarmi del tempo che mi resta per informarvi a parte con una lettera sciolta, e per via diversa, di tutto ciò che si è fatto.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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