Oh quante volte io penso a lui mettendo in opposizione il suo carattere con quello de' nuovi illuminati moralisti, e figurandomi il deplorabile stato della povera umanità se potessero giunger questi ultimi (ch'io non spero) ad esserne i sovrani regolatori. Abbracciatelo mille volte e riveritelo per me: rendete grazie, vi prego, in vece mia della obbligante loro memoria all'amabile coppia propagatrice: conservate gelosamente il vostro individuo, e credetemi col solito invariabile rispetto.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 19 Aprile 1753.
È stato un effetto della forza del costume il mio silenzio di lunedì scorso. Avvezzo per tutta la mia vita a considerar per giorni di posta il mercoledì ed il sabato, di quando in quando per difetto di riflessione non posso ricordarmi che qui presentemente lo sono il lunedì ed il giovedì. L'errore è degno di scusa ed in me più che in ogni altro che sono eccessivamente sottoposto alla tirannia dell'abito. Credereste (per cagion d'esempio) che in virtù delle nuove scoperte di monsieur de Maupertuis io mi sia assuefatto ad abitare una terra ovale e schiacciata su i poli? Oh, pensate voi? sempre parmi d'essere nel globo antico, e non saprei diloggiarne. Il peggio dell'affare si è che a quest'ora sarebbe fuor di stagione il pretendere di cangiar di natura. Nell'atto di scriver la presente mi recano dalla posta due lettere del signor d'Argenvillières, ed una vostra del sette del corrente. Per oggi non ho più tempo di rispondere a lui. Abbracciatelo intanto, rendetegli grazie della fede del deposito, e del bilancio, e ditegli che sono stato, che sono e che sarò sempre suo.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Maupertuis Argenvillières
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