Oggi o al più lungo domani sarà pubblicata la promozione del nostro degnissimo conte Hulefeld alla carica di maggiordomo maggiore. Egli ha combattuto inutilmente per ottener dalla sovrana un totale ritiro, che sottraesse la sua salute all'enorme peso che l'ha scomposta. Questa illuminata principessa non ha saputo privarsi delle vicinanza di così probo ed esperto ministro. Paga tutti i debiti da lui contratti, non gli lascia solo, ma gli accresce i suoi soldi, e vuole che continui ad abitarle vicino nella casa ove presentemente alloggia.
Nel tempo medesimo il conte di Kaunitz sarà dichiarato suo successore e avrà quattro segretari dipendenti, sull'esempio del gallico sistema. Monsieur Binder, che ha servito ultimamente in Parigi come segretario di legazione, sarà il primo de' quattro. Monsieur Gundel dovrebb'essere il secondo, ma egli finora ricusa di uscire dalla cancelleria dell'impero, dov'è impiegato. Il terzo è Monsieur du Bein occupato attualmente in Torino, e il quarto è un fiammingo, di cui non ho ritenuto il nome.
Il conte di Rosemberg verrà ambasciatore a Venezia, e la carica ch'egli lascia sarà occupata dal barone di Haugwitz: avvertite che non è il conte.
La nostra generosa sovrana ha comprati e pagati tre giardini nelle vicinanze di questa imperial Corte: cioè quello che fu già dell'arcivescovo di Valenza, quello che apparteneva alla contessa di Schulemburg e quello di Bittermannsdorf di ragione del conte Perlas. Ha fatto dono del primo al conte Giovanni di Khotek, del secondo al conte di Kaunitz e dell'ultimo al conte di Wilezek.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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