Che bel servire una padrona, che pensa non solo al bisogno ma anche alla delizia de' suoi ministri!
L'Almanacco viennese presagisce vicina una grandine di fiocchi principeschi. Sono nove quelli che si credono pubblicamente destinati ad accrescere il numero de' vostri eccelsi colleghi. Io ve ne dirò sette, e non cambierei la mia con la memoria di Mitridate non avendone dimenticati che due. Quelli di cui mi sovvengo sono il conte di Hulefeld, il conte Colloredo vicecancelliere, il conte Batthyany aio, il conte di Khevenhüller camerier maggiore, il conte di Harrach presidente del Consiglio aulico, il conte di Gallas e il conte Clary. Credo mio debito indispensabile l'incominciare a congratularmi dell'aumento di questo illustre corpo con voi, che ne siete un membro così distinto. Vi dico quel che si dice, ma la voce non è ancora verificata, ed è pronostico di calendario.
Mi assicurano che sia per risorgere dalla tomba la carica di gran cancelliere di Boemia, che la occuperà il signor conte di Haugwitz, senza dimettere il direttorio, nel quale avrà per suo vicepresidente il baron di Barthenstein, malgrado le sue repugnanze per qualunque impiego, e il modesto ma costante rifiuto del consiglierato di stato, finora, a quel che si crede, da lui fatto e sostenuto.
È corsa già tempo fa, e ora riprende vigore la voce, che la serenissima principessa Charlotte di Lorenal venga governatrice a Milano. Io ho molti argomenti per crederlo e mi paiono convincenti perché ve lo desidero.
Dimani Schönbrunn sarà la reggia del piacere: illuminazione, ballo, fuoco artificiale, dame, cavalieri, armi e amori.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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