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      E voi, finalmente accostumato a trascurare il vostro nel vantaggio degli altri, procuratemi quello della continuazione del real patrocinio che, reso pubblico a tutta l'Europa a forza di cosė poco comuni beneficenze, č dovuto oggimai, se non al merito mio, al decoro almeno del sovrano giudizio.
      Avete saviamente pensato a munirmi del dono d'una veste indiana cosė stranamente leggiera: era cosa da prevedersi che il peso delle grazie reali mi avrebbe fatto sudare anche sotto la coda delle orse. Io vi sono gratissimo di cosė utile e amico pensiero, nel quale vi riconoscerei anche mascherato.
      Io sono stato in Aranjuez tutto il tempo della lettura della vostra lettera. La minuta, prolissa, chiara e lepida descrizione che voi mi fate di coteste feste reali, mi ha rapito in Ispagna: ho veduto il teatro, le navi, l'imbarco, il palazzo incantato, ho sentito i trilli dell'impareggiabile mio gemello, e ho venerato il reale aspetto de' vostri numi. Questa vostra affettuosa cura di chiamarmi a parte (quanto č possibile in tanta distanza) delle deliziose ibere magnificenze, e con tanto vostro incomodo, mi fa riflettere con tenerezza alla costanza della vostra bella amicizia, e v'incatena con lacci sempre pių tenaci la mia.
      Il marchese del Poal ha scritta una lunghissima lettera in Vienna a suo fratello, nella quale non parla che di voi. Egli č innamorato, sorpreso e confuso delle gentili accoglienze che a mia istanza gli avete fatto. Immaginatevi quali impressioni facciano nell'animo mio queste continue, amabili e indubitate pruove del vostro parziale affetto per me.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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