Vienna 3 Agosto 1753.
Il signor dottor Ferdinando Germano napolitano, il quale ha servito la maestà del re di Napoli sei anni in Costantinopoli in qualità di gentiluomo del signor marchese di Majo ed è tutta via appresso del medesimo, desidera ed ha ragion di sperare dalla clemenza del suo sovrano l'impiego che implora nell'annesso memoriale: è persuaso che la protezione di Vostra Eccellenza è atta a ridurre a maturità le favorevoli disposizioni che costì vi sono di consolarlo, e crede che le mie suppliche siano mezzo opportuno onde procurargliela. Se queste potessero mai promettersi tanta efficacia, io le impiego col maggior fervore a vantaggio d'una persona che sostenuta dal proprio merito non farà certamente torto alla degnissima protettrice: e, pieno della vanagloria di confermar nel mondo l'opinione della sua parzialità a mio vantaggio, supero intanto la repugnanza che provo nell'assumere un ufficio così poco alle mie circostanze proporzionato.
Ho scritta una picciola favoletta per la Corte di Madrid intitolata L'isola disabitata, ed attendeva con impazienza la notizia che fosse colà rappresentata, per essere in libertà d'inviarne copia a Vostra Eccellenza. Ma nel giorno istesso che mi giunse di Spagna questa certezza, mi venne l'altra da Roma che ivi già si stampava mandata da Aranjuez. Non mi rimase altro ripiego che quello di ordinare lunedì scorso a mio fratello in Roma d'inviarne a Vostra Eccellenza sollecitamente un esemplare in Napoli, che forse avrà prevenuto la presente.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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