E col più profondo rispetto mi dico.
694
A GIUSEPPE MARIA DI HILDBURGSHAUSEN - SCHLOSSHOF
Vienna 19 Novembre 1753.
Né la mia Isola disabitata meritava le premure, né la mia ubbidienza i rimproveri dell'Altezza Vostra serenissima. Quelle onorano troppo la prima, e questi fan troppo torto alla seconda. Questo mio scherzo poetico sarebbe da lungo tempo in Schlosshof, se per trascriver poesia io potessi valermi d'altri in Vienna che del nostro bidello, o se questo non avesse dovuto prima far un'altra copia dello stesso componimento per l'augustissima padrona, che lo ha, non so per qual disegno, frettolosamente richiesto. Eccolo finalmente, accompagnato dagli umilissimi miei rendimenti di grazie, per le tante che ho ricevute in codesta sua reggia incantata, dalla quale vorrei pure che ormai la disincantassero e la malvagia stagione e le nostre impazienze, e le persuasioni della bella compagnia e mobile e stabile che costì si ritrova, alla quale istantemente raccomando e questo affare e me stesso. E rinnovando le proteste del mio profondo rispetto, riverentemente mi dico di Vostra Altezza serenissima.
695
A CARLO GOLDONI - VENEZIA
Vienna 24 Novembre 1753.
La gentilezza dell'impareggiabile signor Goldoni eguaglia la misura de' felici suoi talenti, ed eccede considerabilmente quella del merito mio. Egli si reca a debito il diletto che ha saputo cagionarmi con le ingegnose e festive sue commedie. Lo compiango; se questo è debito, come potrà egli difendersi dalla folla de' creditori? Ma senza rompermi il cervello fra questi calcoli di dare ed avere, io conto come acquisto da conservarsi gelosamente, a qualunque titolo ch'ei mi venga, quello della sua amicizia, e gli offro sinceramente in contraccambio la mia.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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