Non parliamo per carità di dediche: un tributo di questo prezzo avvertirebbe troppo il pubblico ch'io non lo merito. Ho bastanti motivi d'arrossire, senza che la sua amicizia me ne somministri de' nuovi. Non ho altri ritratti miei in istampa se non quello che le ha mostrato il signor Bonecchi; ma il signor abate Nicoli ne ha ben mandato uno in Firenze in forma di medaglia, che di comun parere è somigliantissimo.
Sono più di vent'anni ch'io non ho scritto sonetti, e prima ne ho scritti pochissimi e di malavoglia. Bisogna un particolar talento per sapersi adagiar su questo penoso letto di Procuste con la sua disinvoltura.
Si conservi per decoro delle lettere italiane: e mi creda con la dovuta perfettissima stima.
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AL GENERALE PICUALQUES - MILANO
Vienna 28 Gennaio 1754.
Il vostro Wagenseil vorrebbe far uso della sua abilità fuori della patria dove per mancanza d'esercizio imputridisce come le acque stagnanti. Spera di ottenerne la licenza della Corte per il carnevale dell'anno venturo. Ha qualche indizio di poter esser chiamato a Torino per un'opera, ed egli potrebbe dar ascolto a quella chiamata quando il teatro di Milano volesse nel medesimo viaggio valersi di lui per un'altra opera: perché i due onorari supplirebbero alle spese del tragitto e della dimora: ma un solo lo lascerebbe in disborso. Dice che si è costì pensato altre volte a lui: e che voi suo gran padrone vi siete sempre mostrato prontissimo a favorirlo: che presentemente sarebbe il tempo di farlo proporre decorosamente, o per meglio dire di far nascere il desiderio di chiamarlo.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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