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      Hanno bisogno di questa coltura non meno il grasso che l'arido terreno: in questo secondo si conserva lungo tempo senza cambiar forma il seme che vi si nasconde ma non produce; nel primo all'incontro si corrompe, cambia figura e fermenta, ma rende alla sua stagione ventiquattro per uno. In queste differenze è facile il riconoscere quella che si trova fra il copista e l'autore.
      Rendete grazie per me al signor Gerbault del dono che mi prepara della ristampa del Marchetti. Mi sarà gratissima e per il merito dello scrittore e come pegno della sua amicizia. Ditegli che, in vece d'un'approvazione diretta a' lettori, io medito di scrivere a voi una breve lettera, che potrete far imprimere nel primo volume, e produrrà il medesimo effetto.
      La magnifica seconda edizione che disegnate dare a suo tempo delle mie poesie non lascia di solleticar la mia paterna tenerezza, che non può esser insensibile a tutto ciò che onora e adorna i miei figliuoli. Vi dirò solo ch'io sono per natura nemico de' libri in foglio, incomodo a qualunque uso, e degno, a parer mio, unicamente de' dizionari, e che credo che si possa ottimamente maritare il comodo alla magnificenza nella forma di quel gran quarto in cui sono impresse le opere di Fontenelle, di Molière e di Rousseau; ma di ciò a suo tempo.
      Nel Sogno di Scipione, undici versi innanzi all'aria che incomincia
     
      Se voi che te raccolgano ecc.
     
      v'è un verso che in alcune impressioni dice:
     
      Che in terra per lo più toccano a lei;
     
      e deve dire:
     
      Che in terra per lo più toccano a' rei.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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